Ecografia e Termografia per individuare la Cellulite
La cellulite è facilmente individuabile, sia al tatto, ma soprattutto visivamente. La tipica pelle a buccia d’arancio si nota subito, i cuscinetti sono lì nella loro “bruttezza” e se stringiamo la pelle, a volte, possiamo sentire anche dolore. Ci sono però altri strumenti che permettono di analizzare la profondità e la complessità della cellulite,si tratta principalmente dell’ ecografia e della termografia, ma non mancano altri mezzi. Si tratta di “analisi” che vengono utilizzate anche prima di effettuare interventi invasivi, come ad esempio quello della lipocavitazione.
Ecografia: è la procedura che ci da più accuratezza possibile. Individua i punti più colpiti del corpo, ma soprattutto da’ l’idea della stratificazione, ovvero di quanto è profondo l’accumulo adiposo. Viene passato un manipolo sulla parte colpita che restituisce sul monitor una mappa completa del problema.
Termografia: esamina la differenza di temperatura dei tessuti, le parti colpite dalla cellulite sono più fredde delle altre, vengono così facilmente individuabili. Sul paziente si appoggiano alcune piastre a cristalli liquidi che cambiano colore a seconda della temperatura che rilevano. Le immagini restituite dalla termografia permettono di mappare esattamente la distribuzione della cellulite. Fino a fine maggio tutte le pazienti possono effettuare una termografia per la cellulite in maniera gratuita presso i dermatologi che aderiscono all’ iniziativa dell’ Isplad (società italiana di plastica rigenerativa e oncologia dermatologica).
Plicometria:grazie all’ utilizzo di una “pinza” viene stretta la pelle colpita da cellulite per eterminare lo spessore del tessuto di grasso sottocutaneo.
Doppler: si esamina il flusso sanguigno della parte colpita da cellulite. Questa indagine ci da’ la possibilità di verificare se ci sono problemi circolatori responsabili dellaa panniculopatia.
Impedenziometria: si utilizzano due coppie di elettrodi posti uno all’ estremità della parte colpita e uno alla parte opposta. Questa tecnica analizza la composizione del corpo nei suoi costituenti di acqua, massa magra e grasso. Da un elettrodo all’ altro passa una leggera corrente che attraverserà i tessuti. Il macchinario collegato sarà in grado di restituire dati sulla percentuale di acqua e massa (sia grassa che magra) presenti nella paziente.